Sabato 3 febbraio, alle ore 15.30, nella Pieve di Badia di Cantignano si terrà la presentazione della pubblicazione ‘Tempi Moderni’, dedicata all’omonima rassegna teatrale ideata da Roberto Castello e realizzata da ALDES/ SPAM! in collaborazione con il Comune, svoltasi nelle corti di Capannori a partire dal 2020. Alla presentazione della pubblicazione curata da ALDES/ SPAM! interverranno il sindaco Luca Menesini, Don Emanuele Andreuccetti, parroco di Badia di Cantignano, Roberto Castello e Alessandra Moretti di ALDES e Simona Cappellini, critico teatrale. Saranno presenti anche rappresentanti delle corti che hanno partecipato al progetto. La pubblicazione racconta a più voci l’esperienza di questa innovativa esperienza culturale nata nel pieno del primo lockdown, e poi proseguita fino ad oggi.
“Da un lato c’erano gli artisti e i tecnici, costretti a non lavorare – e spesso privi di ammortizzatori sociali – dall’altro il resto della cittadinanza, relegata in casa da settimane, e un po’ dappertutto persone che stavano scivolando nell’indigenza. Portare nelle corti e nelle aie una sorta di moderno Carro di Tespi ci è parso il modo più appropriato per tentare di rispondere alla complessità di quel momento eccezionale - scrive nella pubblicazione Roberto Castello-. Non spettacoli preesistenti nati per i teatri, luoghi comunque elitari, ma micro-varietà realizzati ad hoc per le aie e le corti capannoresi che potessero intrattenere tutti, dai più piccoli ai più anziani. Produzioni su misura che, nonostante il rigoroso distanziamento sociale e le risorse assai modeste, nella prima edizione sono riuscite a raggiungere quasi 2000 spettatori coinvolgendo oltre 20 professionisti tra drammaturghi, compositori, coreografi, attori, danzatori, costumisti e tecnici, cui è stata offerta una, seppur minima, occasione di lavoro. Arrivati alla quarta edizione, Tempi Moderni è diventato un prezioso laboratorio sul teatro popolare d’arte, sul come cioè provare a riportare il teatro colto fuori dalla sua torre d’avorio in mezzo a un pubblico non specializzato”.
“Oltre al teatro, alla musica e alla danza, le altre protagoniste della rassegna Tempi Moderni che come Comune abbiamo sostenuto fin dalla sua ideazione, in un momento difficile come quello della pandemia, sono le corti e i loro abitanti - afferma l’assessore alla cultura FrancescoCecchetti -. Le corti a Capannori e per Capannori non sono solamente una modalità architettonica, ma un aspetto storico ancora rilevante della vita sociale delle persone. Altro elemento che caratterizza la rassegna è la solidarietà. Pur essendo gli spettacoli di grande qualità artistica, i frequentatori della serata non devono pagare un biglietto per assistere; possono invece, fare un’offerta in generi alimentari, raccolti e distribuiti alle famiglie più in difficoltà dalla Caritas. Nel primo anno la rassegna si svolse in sette corti di sette frazioni del nostro territorio e fu un grande successo di pubblico. Tempi Moderni ha poi avuto altre edizioni, ed è ormai entrata stabilmente a far parte della programmazione culturale dell’Estate Capannorese, di cui è uno dei capisaldi”.