Ha come tema il viaggio inteso sia come conoscenza di realtà esterne (luoghi, culture, religioni), sia come percorso interiore di conoscenza di sé, e occasione di incontro e confronto con l'Altro, il Premio Letterario Nazionale Carlo Piaggia 2020. Il Premio, giunto alla terza edizione è nato con l'intento di far conoscere Carlo Piaggia e valorizzare il territorio di Badia di Cantignano, paese di origine del famoso esploratore, per secoli centro di civiltà e religiosità, prima benedettina e poi camaldolese, restituendogli la sua antica vocazione di crocevia di culture diverse. Il concorso letterario, che reca come sottotitolo 'La conoscenza vien viaggiando', è stato presentato questa mattina (martedì 22 ottobre) nella chiesa di Badia di Cantignano nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti l'assessore alla cultura del Comune di Capannori, Francesco Cecchetti, la presidente del Premio Oriana Rispoli Spaziani, il parroco di Badia di Cantignano Don Emanuele Andreuccetti, Romina Lombardi e Alessio Del Debbio, membri della giuria del premio, Marisa Giunchigliani, vie presidente dell’associazione Mirco Ungaretti Onlus, Carlo Paoletti, presidente dell’associazione La Sorgente e Antonio Nannipieri, collaboratore del premio.
“Questo premio si pone importanti obbiettivi – spiega l'assessore alla cultura, FrancescoCecchetti –. Vuole infatti ricordare Carlo Piaggia esploratore di vaste zone dell'Africa, che si caratterizzò per il suo approccio pieno di umanità, e valorizzare un luogo, Badia di Cantignano, significativo non solo dal punto di vista storico e architettonico ma anche per essere un simbolo di incontro tra culture diverse. Sua importante funzione è anche quella di incentivare la passione per la scrittura e la lettura da parte delle generazioni più giovani, stimolando la scoperta di nuovi orizzonti attraverso la creazione poetica e letteraria.”
“Il Premio – aggiunge la presidente Oriana Rispoli Spaziani – è nato grazie ad un gruppo di persone appassionate, e in pochi anni ha visto crescere rapidamente la sua popolarità: vi concorrono numerosi autori da tutta Italia, e il successo dei premiati viene amplificato da una serie di incontri nelle scuole, nelle biblioteche e nei centri culturali del territorio capannorese e lucchese. Il Consiglio Regionale della Toscana sta dando il suo concreto appoggio alla manifestazione culturale, così come i numerosi partner territoriali e le Fondazioni lucchesi.”
Il concorso, articolato in tre sezioni - Poesia inedita, Narrativa inedita e Narrativa edita negli ultimi tre anni - offre, oltre ad un premio in denaro per tutti i vincitori, la pubblicazione dell'opera vincitrice della sezione di narrativa inedita.
Le opere saranno valutate da una giuria tecnica composta da scrittori, poeti, giornalisti e cultori di Lettere, e da una giuria popolare, formata da cittadini dei Comuni di Capannori e di Lucca, e composta da un massimo di trenta componenti.
Il Premio è promosso dalle associazioni 'La Sorgente' di Guamo, 'Mirco Ungaretti Onlus' e 'Nuove Tendenze' con il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Capannori, Comune di Lucca, Fondazione Promo P.A., associazione 'Lucchesi nel Mondo', con il contributo della Fondazione Banca Del Monte di Lucca, del Comune di Capannori, di Unicoop Firenze – Sezione di Lucca.
La giornata di premiazione è in programma sabato 13 giugno 2020 nell’antica chiesa abbaziale di Badia di Cantignano: a questo evento interverranno personaggi del mondo letterario e culturale, e contestualmente sarà organizzato un incontro in cui gli autori premiati verranno intervistati e potranno presentare pubblicamente le proprie opere.
Dall'anno di fondazione, il 2015, il Premio ha stretto numerose e proficue collaborazioni con enti e associazioni del territorio. E' nata un’intensa sinergia con il Liceo classico 'Machiavelli' di Lucca e con la BiblioCoop. Con quest'ultima è iniziato un rapporto di stretta collaborazione che vede il Premio protagonista degli eventi del Festival BiblioCoop in corso questo autunno.
Il Premio sarà inoltre parte attiva del nuovo festival 'Lucca città di carta' che si terrà il prossimo aprile al Real Collegio di Lucca, attraverso la gestione di uno stand e l'organizzazione di incontri. Inoltre, in collaborazione con il liceo scientifico 'Ettore Majorana' di Capannori è nato un corso di scrittura creativa tenuto dallo scrittore Fabrizio Silei.
Per partecipare al bando di concorso c'è tempo fino al 31 dicembre 2019. Le opere da candidare, insieme alla scheda di partecipazione e alla copia del versamento del contributo previsto devono essere inviate all'indirizzo: Associazione culturale 'La Sorgente’, Casella Postale n. 25, 55060 Guamo-Capannori. Per la poesia e per la prosa inedite è possibile inviare, in alternativa al cartaceo, le copie per posta elettronica all'indirizzo premiocarlopiaggia@gmail.com, allegando anche gli altri documenti richiesti.
Il bando e la modulistica sono reperibili sul sito www.premiocarlopiaggia.it
Per informazioni: Tel. 3280108664; 3497302456.
Badia di Cantignano: Nell’antichità, il territorio rurale di Badia di Cantignano era un importante avamposto strategico per la difesa di Lucca: si trovava infatti nei pressi di un ramo della via Romana che, attraversando Cantignano e Vorno, giungeva ai Monti Pisani e al Valdarno. Inoltre, sino ai nostri giorni, il complesso sorto attorno alla Badia ha sempre avuto un ruolo attivo nella vita religiosa della comunità locale, rappresentando nel tempo un identitario punto di riferimento. La Badia, nonostante le alterne vicende che ne hanno trasformato l’aspetto architettonico, conserva pregevoli manufatti longobardi, ma anche enigmatici affreschi, spesso attribuiti all'età longobarda, ancora poco studiati.
Carlo Piaggia nacque nel 1827 a Badia di Cantignano, nel Comune di Capannori (Lucca). Trasferitosi in Egitto e quindi a Khartum, compì un viaggio nell'alto Nilo, riuscì in seguito a penetrare nell'avverso paese dei Niam-Niam, o Zande (1863-66), raccogliendo notizie geografiche ed etnologiche. Con A. Raffray compì anche un viaggio in Etiopia da Massaua al Lago Tana (1874-75). Risalito l'anno seguente un tratto del Nilo, scoprì il Lago Kioga (1876). Dal 1871 lavorò per la Società Geografica Italiana. Viaggiò ancora lungo il Nilo Azzurro, trovandovi nel 1882 la morte per malattia. Ha lasciato lettere e altri scritti di notevole interesse, ora tutti editi (Carlo Piaggia e le sue esplorazioni africane, Tagete edizioni, 2017). E’ stato ricordato anche dal grande poeta senegalese Senghor, che lo definì “una figura luminosa” per il suo approccio aperto, intellettualmente curioso, rispettoso e per nulla predatorio nei confronti delle popolazioni indigene africane, in contrapposizione all’atteggiamento dei colonizzatori europei del suo tempo.