“Non fidarsi è bene. Fidarsi è meglio”: i Comuni di Altopascio, Capannori e Lucca invitano i proprietari di case sfitte a destinarle all’housing sociale, grazie alle garanzie dell’Agenzia sociale per la casa. Presentata stamani, martedì 21, la campagna di promozione e comunicazione voluta dalle tre amministrazioni comunali e realizzata con Arcidiocesi di Lucca, Fondazione Casa Lucca e Gvai per incentivare il reperimento di alloggi da destinare all’emergenza abitativa. Il progetto spiega e promuove le garanzie messe in campo per il proprietario che decide di affittare la propria abitazione.
Perché tenere una casa sfitta? Parte da questa domanda la campagna di comunicazione e sensibilizzazione “Non fidarsi è bene. Fidarsi è meglio”, che ha l’obiettivo di cercare nuovi alloggi da destinare all’emergenza abitativa facendo leva proprio sui proprietari di casa, che potranno contare su una serie di incentivi e di garanzie.
Promosso da Arcidiocesi Lucca e Comuni di Altopascio, Capannori e Lucca e attuata da Fondazione Casa e GVAI, il progetto vuole favorire il reperimento degli alloggi sfitti sui tre territori comunali aderenti da destinare all'housing sociale, mettendo in atto tutta una serie di strumenti a garanzia del padrone di casa.
Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato il sindaco di Altopascio, Sara D’Ambrosio, l’assessore al welfare e al benessere di comunità di Altopascio, Valentina Bernardini, l’assessore al sociale del Comune di Lucca, Giovanni Minniti e il vicesindaco con delega alle politiche sociali del Comune di Capannori, Matteo Francesconi. Presenti anche l’arcivescovo di Lucca, Mons. Paolo Giulietti e il presidente della Fondazione Casa, Carlo Lazzarini.
“Con questo progetto - commentano gli amministratori dei Comuni coinvolti - lanciamo un messaggio tanto semplice quanto indispensabile: i Comuni, e gli enti del territorio, ci sono. Sono partecipi delle necessità dei cittadini, ne capiscono l’urgenza e cercano, con ogni mezzo possibile, di intercettare i bisogni prima che si trasformino in emergenze. Avviare un progetto di questo tipo, che unisce domanda e offerta, che rassicura i proprietari delle abitazioni sfitte e sostiene i nuclei che hanno difficoltà a trovare un alloggio, significa dare una risposta chiara e concreta a chi ha più bisogno. Oltre al caro-bollette e al caro-energia presto, come Comuni, ci troveremo a fronteggiare i tagli sui contributi affitti: togliere un sostegno di questo genere metterà in ginocchio le famiglie e in difficoltà molti nostri concittadini. È indispensabile che anche a livello centrale e nazionale si corra quanto prima ai ripari, per evitare un’emergenza sociale”.
IL PROGETTO NEL DETTAGLIO. L’Agenzia Sociale per la Casa, attraverso il fondo di garanzia finanziato dai Comuni, mette a disposizione una garanzia economica al proprietario di casa, consentendo la riscossione del canone di locazione come sottoscritto dal contratto senza preoccupazioni. Dall’altra parte, famiglie in emergenza abitativa potranno godere di un alloggio in buone condizioni, avviando un percorso di progressiva autonomia. Ma c’è di più: l’Agenzia sociale per la casa si assume l’onere, sempre attraverso il fondo di garanzia, di condurre piccoli lavori di manutenzione (imbiancatura, sostituzione di una caldaia, riparazione degli infissi) di cui l’abitazione potrebbe aver bisogno assegnando al proprietario un contributo, in parte a fondo perduto e in parte a sconto affitto. L’Agenzia sociale, infine, continua a seguire l’inquilino non soltanto per tutte le pratiche burocratiche, ma anche in seguito, per monitorare la tenuta e la buona conservazione dell’alloggio. Al termine del contratto, l’Agenzia si occupa di restituire l’abitazione nelle condizioni in cui è stata ricevuta. Se invece il proprietario deciderà di locarlo nuovamente, l’Agenzia provvederà a individuare un nuovo inquilino così da garantire la continuità.
L’AGENZIA SOCIALE PER LA CASA. Il servizio di Agenzia sociale per la casa del Gvai è attivo dal 1995. Nel 2020, a causa dell’emergenza sanitaria, sono stati bloccati tutti gli sfratti per morosità: una misura che è stata mantenuta Dio al 31 dicembre 2021. A partire dal 2022, però, lo sblocco degli sfratti ha comportato una notevole richiesta di aiuto nel reperimento di nuovi alloggi e un impegno ulteriore da parte delle amministrazioni comunali per gestire una situazione che sta diventando sempre più critica. Diventa per questo essenziale poter reperire abitazioni sul mercato privato, mettendo i proprietari nelle condizioni ottimali per dare i loro alloggi in affitto.
Per avere maggiori informazioni sul funzionamento dell’housing sociale è possibile consultare il sito www.fondazionecasa.it, scrivere a agenziacasa.gvai@gmail.com e telefonare al 375 7399970.