'No' unanime del consiglio comunale all'immissione in commercio del cibo sintetico.' Va tutelata la filiera agroalimentare italiana e straniera'

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Il consiglio comunale


Il consiglio comunale di Capannori dice ‘no’ all’immissione in commercio di cibo sintetico. Nella seduta di mercoledì scorso l’assemblea consiliare ha approvato all’unanimità  una mozione presentata dal capogruppo dei ‘Moderati e Popolari’, Gaetano Ceccarelli e dalla consigliera del Pd Laura Lionetti ed emendata dall’opposizione che evidenzia che potrebbe essere autorizzata entro breve termine a livello dell’Unione Europea l’immissione in commercio di cibo sintetico, mentre negli Usa è stata recentemente autorizzata la commercializzazione di carne sintetica e che gli investimenti nel campo del cibo sintetico stanno crescendo a ritmo vertiginoso.
 
“L’esempio più lampante è quello della carne artificiale: solo nel 2020 sono stati investiti 366 milioni di dollari, con una crescita del 6000% in 5 anni – recita la mozione-. Per quanto riguarda la carne da laboratorio la verità che non viene pubblicizzata è che non salva l’ambiente e non tutela la salute, perchè non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare. Considerato che la Toscana già nel 1996 è stata tra le prime regioni in Italia ad avviare il riconoscimento di prodotti agroalimentari a indicazione geografica anche con sistemi di produzione biologici e di eccellenza - prosegue il documento - e che il settore agroalimentare rappresenta un comparto produttivo strategico per molte economie locali come la nostra, in particolar modo per il contributo che esso apporta allo sviluppo rurale, va fermata la pericolosa deriva in atto che mette a rischio il futuro dei nostri imprenditori agricoli, degli allevamenti e dell’intera filiera del cibo Made in Italy’ di qualità”.

La mozione impegna il sindaco e la giunta “ad attivarsi in tutte le sedi istituzionali compresa la Comunità europea, anche attraverso ANCI, al fine di tutelare la filiera agroalimentare e zootecnica valorizzando il cibo naturale di alta qualità e biologico che rappresenta una delle eccellenze della Toscana a livello mondiale, con una particolare attenzione a quello prodotto dalle numerose imprese agricole locali; a sollecitare i competenti organi all’esecuzione di controlli più puntuali sugli allevamenti intensivi, per garantire il rispetto delle normative di legge a tutela della salute dei cittadini, oltre che a sollecitare direttamente e anche tramite ANCI, l’avvio a breve dell’esame di un apposito disegno di legge da approvare successivamente alla luce del dibattito parlamentare, finalizzato a vietare la produzione e commercializzazione di alimenti e mangimi sintetici, perché allo stato attuale della ricerca che deve senz’altro proseguire anche in questo campo, non ci sono sufficienti garanzie per la salute dei cittadini-consumatori. Il documento, infine, invita il sindaco e la giunta a sostenere le iniziative di Coldiretti e delle altre organizzazioni agricole e non, a difesa della filiera agroalimentare italiana e contro l’introduzione al consumo di cibo sintetico”.

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