Lo spettacolo "Lo sposo nell'armadio" venerdì 22 marzo ad Artè per finanziare il restauro dell'organo storico della chiesa parrocchiale di Gragnano

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Una foto di scena

Venerdì 22 marzo alle ore 20.30 al teatro Artè di Capannori la Compagnia Teatro Studio metterà in scena “Lo sposo nell'armadio” per la regia di Roberto Birindelli, adattamento de “La palla al piede” di Georges Feydeau. Lo spettacolo, promosso dal Comune di Capannori e dalla parrocchia di Santa Maria Assunta di Gragnano guidata da don Emilio Citti, è a offerta libera per il restauro dell’organo  “Nicomede Agati” del 1867 della chiesa del paese.

Dotato di 830 canne e realizzato da una delle ditte dell’epoca più prestigiose in Italia e in Europa, l’imponente organo fu consegnato alla parrocchia di Gragnano il 17 marzo 1867 all’indomani dell’ampliamento della chiesa. Lo strumento a tastiera venne collocato sulla nuova cantoria o orchestra, come veniva detta. Stando ai registri amministrativi dell’archivio parrocchiale, fu pagato 3.700 lire, cui vanno aggiunte 1.080 lire per la costruzione della cantoria e della cassa dell’organo. Per riportare lo strumento alla bellezza originaria sono necessarie varie opere fra di pulizia, consolidamento e ripristino.

Lo spettacolo. Georges Feydeau (Parigi 1862-1921) è comunemente riconosciuto come il maestro del vaudeville, un genere teatrale che nacque in Francia alla fine dell'800. Questo teatro privilegia il puro divertimento; mogli e mariti fedifraghi, amanti spesso ansiogeni, artisti squattrinati, mercanti avidi e politici senza scrupoli. Questo lavoro che nasce da un adattamento de “La Palla al piede” è tra i più emblematici di questo genere. Il protagonista, il barone Bois D'Enghien, compagno di una cantante di cabaret, è segretamente fidanzato con un'altra donna più giovane e più ricca e deve sempre inventarsi qualcosa per evitare di essere scoperto. Muovendosi sempre sul filo del rasoio riesce per un po' a destreggiarsi tra le due donne fino a che la situazione precipita e un allora un armadio diventa il fulcro della commedia. Nella storia entrano poi altri  personaggi tra i quali un giornalista del Figaro affetto da alitosi, un surreale galoppino di notaio musicista per diletto, un'insegnante d'inglese con problemi di comunicazione e per finire un generale sudamericano follemente innamorato della cantante. In questo contesto di personaggi comicamente maldestri che creano tutta una serie di situazioni paradossali, brillano per acume e verve le due protagoniste della commedia Lucette e Viviane che riescono infine a indirizzare la vicenda verso il lieto fine.            

Per informazioni: Teatro Studio- 3283326362-, Salvatore Lardieri 3931399484

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