Il raddoppio della linea ferroviaria è un’opera che i cittadini della Piana di Lucca e dell’intera provincia attendono da oltre trent’anni. Il fatto che stiamo realizzando una grande opportunità è un dato di fatto; chiunque oggi prenda il treno da Capannori, Lucca, Altopascio, Montecarlo o Porcari per andare a Firenze lo sa. I tempi di percorrenza per raggiungere il capoluogo di Regione in treno sono infatti imbarazzanti. Il raddoppio quindi è un intervento indispensabile, che una volta realizzato, cambierà in meglio la vita dei cittadini, di 47000 cittadini se si pensa solo a Capannori, molti di più se lo inquadriamo in un ragionamento di Piana di Lucca. Intorno alla ferrovia si può e si deve sviluppare un nuovo modo di concepire la mobilità che interessi gli spostamenti di ogni giorno, quelli che tutti noi facciamo abitualmente. Mentre dico questo penso a una metropolitana di superficie da Altopascio a Lucca che eliminerebbe tante auto dalle nostre strade, e ancora a spostamenti più lunghi su rotaia che abbiano tempi di percorrenza decenti, incentivando quindi molti di noi smettono di utilizzare l’auto per farli. Progetti, questi, che con il raddoppio della ferrovia diventano reali.
Il nostro territorio, lo sappiamo, è uno di quelli maggiormente interessato da quest’opera, perché il raddoppio della linea comporta che Rfi, per motivi di sicurezza, proceda contemporaneamente alla chiusura dei passaggi a livello, che a Capannori sono ben nove. Queste chiusure quindi non solo devono essere gestite dal punto di vista della mobilità sul territorio, ma devono anche essere colte come occasioni per regolamentare, finalmente, il transito dei mezzi pesanti nei nostri paesi. Un’esigenza condivisa dall’intera comunità di Capannori, mi sento di dire, visto che facendo l’amministratore mi sono accorto che la questione dei mezzi pesanti che passano nelle nostre strade, ritenute giustamente strade di paese, è davvero la segnalazione più frequente che riceviamo e a cui le persone ci chiedono di dare risposte concrete.
Il raddoppio della linea ferroviaria rappresenta un’opportunità concreta con cui poter migliorare la vivibilità dei paesi dell’area centrale del territorio, sapendo che non è la soluzione perfetta – la soluzione perfetta dopo aver subito l’urbanizzazione folle degli anni Sessanta e Settanta non è perseguibile – ma che sicuramente è una soluzione che porta benefici ai cittadini residenti a Paganico, Tassignano, Santa Margherita, Carraia, Capannori, Pieve San Paolo e a tutti gli abitanti della zona sud del territorio.
Il Comune di Capannori, quindi, ha fatto la sua parte in questa partita che, per quanto riguarda il raddoppio è condotta da Rfi e Regione Toscana, lottando con forza e ottenendo che fossero realizzati ben tre sottopassi carrabili per collegare il nord con il sud del territorio anche dopo la chiusura dei passaggi a livello, e altri ciclo-pedonali di servizio, per i collegamenti fra paesi limitrofi. Accanto a questo, siamo dalla parte dei cittadini perché il raddoppio della linea ferroviaria venga eseguito al meglio, perché tenga conto delle legittime istanze dei cittadini che vivono lungo la ferrovia, perché questi cittadini possano far valere le proprie ragioni come meritano. Stessa cosa per coloro che sono interessati dagli interventi dei sottopassi e della nuova viabilità. Come amministrazione comunale, infatti, apriremo uno sportello ad hoc per i cittadini mettendo i nostri tecnici a loro disposizione per consigli, suggerimenti e supporto nei confronti di Rfi. Allo stesso tempo, abbiamo chiesto a Rfi una data nel mese di luglio perché mandi un tecnico qui che, insieme a noi, rappresenti ai cittadini interessati dall’intervento un quadro più specifico di come Rfi procederà. Si legge, infatti, di trenta abitazioni da demolire. E’ falso, chi dice questo vuole solo spaventare le persone utilizzando mezzi poco corretti. Corretto è essere sinceri e dire ai cittadini tutto per filo e per segno di come andranno avanti le cose. E’ dall’inizio che diciamo che i singoli casi saranno affrontati nelle sedi opportune uno a uno, come è giusto che sia. E lo stiamo facendo da tempo: siamo l’unica amministrazione comunale che ha dato il via a un percorso partecipativo sul tema con un anno di anticipo rispetto alla presentazione ufficiale del progetto.
Come amministrazione, quindi, siamo con i cittadini sia nell’obiettivo di cogliere questa storica opportunità, sia in quello di tutelare gli interessi specifici delle persone coinvolte.
Il Sindaco
Luca Menesini