Festa, questo pomeriggio (venerdì) nel centro di Capannori per l'inaugurazione del monumento 'Stella Polare' dedicato all'esploratore capannorese Carlo Piaggia (1827-1882) che è stato posizionato davanti alla scuola primaria di Capannori 'Amalia Bertolucci Del Fiorentino'. L'opera è stata realizzata su iniziativa del Comune e grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dall'artista fiorentina Claudia Leporatti, il cui progetto è stato scelto tra sei proposte artistiche dalla Commissione selezionatrice ritenendolo il più rispondente per raffigurare il valore storico e simbolico dell’anomala e originale figura di esploratore di Carlo Piaggia. Il monumento è costituito dalla figura dell'esploratore realizzata in fusione di bronzo, poggiata su di un basamento in Pietra di Matraia, ai cui lati sono posti due bassorilievi in bronzo con scene evocative dei paesaggi africani sulle sponde del Nilo.
Presenti al taglio del nastro, oltre all'autrice dell'opera, Claudia Leporatti, il sindaco Luca Menesini, l'assessore regionale Stefano Baccelli, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini, Claudio Cerreti, presidente della Società Geografica Italiana e il direttore della Fondazione Ragghianti, Paolo Bolpagni, presidente della commissione di concorso. Hanno preso parte alla cerimonia, inoltre, assessori, la presidente del consiglio comunale Gigliola Biagini, consiglieri comunali e il comandante della stazione dei Carabinieri di Capannori, Andrea Marsili. Il parroco di Capannori, Don Marcello Franceschi ha impartito la benedizione.
L'inaugurazione è stata allietata dalle note dell'Inno d'Italia cantato dal soprano Paola Massoni.
“L'inaugurazione di quest'opera dedicata a Carlo Piaggia, uno dei personaggi più illustri di Capannori al quale vogliamo dare il giusto riconoscimento, è il primo evento pubblico che dà il via ai festeggiamenti e alle iniziative per il Bicentenario del Comune di Capannori che si celebrerà il 23 settembre 2023 - afferma il sindaco, Luca Menesini- . Da ora in poi tutti i paesi, le associazioni e i cittadini saranno coinvolti nel percorso di eventi con cui arriveremo al traguardo dei 200 anni del Comune. Un percorso con cui intendiamo far emergere con ancora più forza, i tratti distintivi della nostra comunità e del nostro territorio e valorizzare le figure simbolo della nostra storia locale a cui dedicheremo monumenti e intitoleremo strade e piazze nelle varie frazioni.Ringraziamo la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca per il prezioso contributo alla realizzazione di quest'opera dedicata a Piaggia che per le sue grandi scoperte geografiche ed antropologiche, può certamente essere collocato nell'Olimpo dei grandi esploratori”.
“L’inaugurazione di un monumento, la nascita di un’opera d’arte, è sempre un’occasione speciale ed emozionante - dichiara il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini-. Claudia Leporatti è riuscita a condensare i tratti fisici e morali di uno del personaggi più affascinanti della storia di questo territorio. La Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, infatti, ha volentieri sostenuto l’iniziativa del Comune di Capannori anche identificando nell’uomo Carlo Piaggia caratteristiche e valori di alto spessore: fame di sapere, intraprendenza, ma soprattutto profonda umanità. Sentimenti purtroppo non sempre attuali ma che questo esploratore, unico nel suo genere, incarnava alla perfezione. La sua è una storia da raccontare, anche attraverso questo monumento.”
“Ringrazio per questa magnifica opportunità il Comune di Capannori e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che hanno voluto e reso possibile questo monumento, insieme alla Fondazione Ragghianti e ai componenti della giuria del concorso - dichiara l'autrice dell'opera, Claudia Leporatti -. La realizzazione dell'opera è stata, per mesi, un intenso viaggio a fianco di Carlo Piaggia e della sua affascinante storia di esplorazioni e scoperte.Ho voluto restituire un'immagine che andasse oltre il ritratto descrittivo del personaggio storico, abbracciando anche il suo sguardo che
restituisse non solo il Passato, ma anche nel Presente, quel valore in cui l'Uomo incontra la Natura.
L'opera è stata fusa presso la fonderia artistica Massimo Da Prato di Pietrasanta, e gli elementi in pietra di Matraia realizzati dalla ditta Mugnani Giovanni e Germano di Capannori. Il mosaico inserito nel basamento, che evoca le acque del Nilo, è stato realizzato insieme ad Alessandro Coltri (co-autore) in preziosa collaborazione in merito agli aspetti formali e del linguaggio”.
"Per me è stato un onore far parte della giuria insieme con Mauro Lovi, Luca Lupi, Massimo Marsili, Claudio Rovai, Andrea Salani, Giorgio Tori e Silvia Vercelli - dichiara Paolo Bolpagni, direttore della fondazione Ragghianti e presidente della commissione di concorso -. Tutti i bozzetti degli artisti invitati erano di notevole livello, ma la scelta è caduta convintamente su quello di Claudia Leporatti, che ha saputo elaborare un monumento a Carlo Piaggia con intelligenza e sensibilità, nel solco dei canoni del figurativo richiesti dalla committenza. La scultrice ha conferito una chiara leggibilità alla propria opera ed evitato il rischio della retorica celebrativa, con una via di equilibrio che unisce la qualità estetica, la perizia tecnica e la fedeltà non soltanto al dato fisiognomico, trattato con qualche voluta libertà, ma soprattutto allo spirito del personaggio effigiato: un Carlo Piaggia anti-eroico, con uno sguardo rivolto a un paesaggio sì reale, ma soprattutto interiore".
"Ricordare e celebrare Carlo Piaggia è veramente opportuno, anche se con un secolo e mezzo di ritardo, dato che fu forse il solo importante viaggiatore di origine proletaria, tra i pochissimi davvero rispettosi delle differenze etniche e culturali tra popolazioni e forse l'unico decisamente anticolonialista – afferma Claudio Cerreti, presidente della Società Geografica Italiana-. Il monumento rappresenta anche una sorta di risarcimento morale alla memoria, per una personalità che non poté essere ignorata, per via dei suoi meriti, ma che in vita fu sempre considerata con sufficienza e, al massimo, tollerata come un inconsapevole ignorante di buona volontà".
Nell'opera Carlo Piaggia è rappresentato in un momento di riposo, in una pausa del suo percorso alla scoperta delle zone impervie ed inesplorate dell'Africa Centrale. Ai suoi piedi scorrono le acque del Nilo. L'acqua è rappresentata da un elemento in mosaico con tessere a foglia d'oro di diverse tonalità, i cui movimenti piatti, lenti e dolci creano un motivo che ricorda anche certe decorazioni tribali africane. Sulla faccia posteriore le tessere del mosaico disegnano la Costellazione dell'Orsa Minore, la cui ultima stella, la Stella Polare, che indica il Nord è dalla notte dei tempi la guida per i viaggiatori e gli esploratori. In questo caso la Stella Polare è rappresentata in forma di farfalla: un riferimento figurale allo 'Zaffiro del Piaggia', una specie nuova individuata nel 1880, che gli fu dedicata dagli studi etnologici che tanto si avvalsero delle sue scoperte in ambito naturalistico, oltre che antropologico.