Sono iniziati lo scorso giugno i lavori per la realizzazione del progetto di housing sociale nella vecchia canonica di Tassignano attraverso un recupero edilizio.
Il progetto è promosso dalla Fondazione Casa Lucca nell'ambito del più ampio progetto 'Abitare Collaborativo' improntato al recupero edilizio ai fini di housing sociale nei borghi rurali e collinari e vede la collaborazione del Comune di Capannori e di altri partner pubblici e privati, tra cui l’Arcidiocesi di Lucca e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Nella ex canonica di Tassignano saranno realizzati sei appartamenti di piccole dimensioni, tre al primo piano e tre al secondo piano e spazi comuni, tra cui una lavanderia e una sala riunioni. Alcune stanze del piano terra della canonica resteranno a disposizione della parrocchia e quindi della comunità. I lavori di ristrutturazione si concluderanno il prossimo maggio.
“Si tratta di un progetto particolarmente importante – afferma l'assessore alla casa Francesco Cecchetti -, perché ha l’intento di uscire dalla consueta logica abitativa per riscoprire, seppur mantenendo e tutelando la necessaria intimità di ogni nucleo familiare, la condivisione, secondo il modello del cohousing, di beni, spazi ed esperienze con altre persone. Persone di generazioni diverse che potranno prestarsi aiuto a vicenda per facilitare a ciascuno i compiti della vita quotidiana”.
“La governance del progetto che prevede il coinvolgimento di più soggetti pubblici e privati radicati sul territorio - spiega Daniela Micheletti, direttore di Fondazione Casa Lucca - è un elemento di forza e di garanzia della realizzazione di un processo innovativo di housing sociale, volto all’inclusione sociale e alla riattivazione della comunità locale”.
Le abitazioni, che una volta pronte saranno assegnate a canoni di affitto calmierato tramite un avviso aperto alla cittadinanza che sarà pubblicato il prossimo settembre, saranno destinate ad anziani, giovani coppie e famiglie monogenitoriali con l'obiettivo di dar vita ad una esperienza abitativa intergenerazionale improntata alla condivisione di alcuni spazi e ad una convivenza basata anche sull'aiuto reciproco. I nuclei familiari che andranno a sperimentare il cohousing intergenerazionale, saranno scelti tenendo conto della volontà e della disponibilità a sperimentare un nuovo modo di abitare che metta in gioco le capacità di ciascuno e la condivisione di cose, tempi, spazi. Si attiverà quindi un percorso di conoscenza e di costituzione del gruppo dei conviventi che affiancherà i lavori di ristrutturazione a partire dal prossimo autunno.
Previsto inoltre il recupero dello spazio esterno da destinare ad attività rivolte anche all’intera comunità locale.