Capannori ha candidato ai bandi Pnrr del Ministero della transizione ecologica 5 importanti progetti che riguardano la gestione dei rifiuti per un importo complessivo finanziabile di circa 18 milioni di euro. Presentanti da RetiAmbiente e Ato Toscana Costa e messi a punto insieme all’amministrazione Menesini, i progetti prevedono la realizzazione di una piattaforma di riciclo dei prodotti assorbenti (pannolini, assorbenti igienici, pannoloni) nel sito dell’Ex Forte’ presso l’uscita del casello autostradale del Frizzone (10 milioni di euro); la costruzione di un centro di selezione di rifiuti tessili nell’area del Pip di Carraia (5 milioni e 400 mila euro); la realizzazione di un centro di commercializzazione di oggetti del riuso nell’area dell'ex distilleria 'Ilda' di Tassignano (1 milione di euro); l’ampliamento del centro di trasferenza di ‘Salanetti 1’ con la realizzazione di un’area coperta per lo stoccaggio dei rifiuti indifferenziati e organici (918mila euro); l’acquisto di attrezzature per implementare la pratica del compostaggio domestico e per munire di chip i bidoni dell’organico ed estendere così la tariffa puntuale ad altre tipologie di rifiuti (914mila euro).
“Siamo molto soddisfatti dei progetti che siamo riusciti a candidare con la partecipazione attiva di RetiAmbiente e Ato Toscana Costa, che ringrazio, e in collaborazione con Ascit e Centro di ricerca rifiuti zero, perché sono finalizzati a far compiere a Capannori un ulteriore salto di qualità nella gestione dei rifiuti sul territorio e nella direzione verso il traguardo Rifiuti Zero - afferma l’assessore all’ambiente, Giordano Del Chiaro -. Nell’individuare i progetti da candidare ci siamo mossi con l’obiettivo di andare ad intercettare quelle frazioni di rifiuti attualmente non riciclabili e che ancora non ci consentono di raggiungere il cento per cento della raccolta differenziata, rappresentando allo stesso tempo un costo consistente per lo smaltimento. Tra questi, in particolare, ci sono i prodotti assorbenti e i rifiuti tessili che recenti indagini hanno dimostrato essere una frazione significativa di rifiuto che ancora oggi finisce in discarica. Nell’individuazione dei siti da candidare per la realizzazione degli interventi abbiamo privilegiato la riconversione e la riqualificazione di aree dismesse e degradate dove sarà possibile insieme alla realizzazione di strutture nuove ed efficienti dar vita di pari passo ad una rigenerazione urbana. Questi importanti interventi ci consentiranno di chiudere definitivamente il ciclo virtuoso della gestione dei rifiuti sul territorio con l’obiettivo di abbattere ulteriormente i costi delle tariffe per i cittadini e di creare nuovi posti di lavoro. Nelle prossime settimane organizzeremo delle assemblee pubbliche per presentare e condividere i progetti con i cittadini, in particolare quelli delle frazioni interessate dagli interventi”.
La piattaforma di riciclo dei prodotti assorbenti è prevista nella struttura dell’’Ex Forte’ presso l’uscita del casello autostradale del Frizzone da tempo abbandonata che sarà così recuperata ed avrà la funzione di avviare a riciclo pannolini, assorbenti igienici e pannoloni separando carta, plastica e Sap (prodotto assorbente) evitando così che finiscano in discarica. Secondo un’indagine merceologica compiuta da Ascit pannolini e pannoloni costituiscono oggi circa il 45% del rifiuto indifferenziato raccolto da Ascit. Di qui la necessità di avviare a riciclo questi materiali. Questo per Capannori vorrebbe dire recuperare tra i 5 e gli 8 punti percentuali di raccolta differenziata e arrivare a sfiorare il 95% di raccolta differenziata. L’impianto, che avrà una capacità di trattamento di 10 mila tonnellate l’anno, sarà realizzato con una innovativa tecnologia, che consentirà di trattare questi materiali, totalmente all’interno dello stabilimento di circa 2500 metri quadrati, senza alcuna emissione e senza alcuna produzione odorigena. Una volta sottoposti a lavaggio e sterilizzazione dentro una grande lavatrice, questi materiali potranno essere trasformati in plastica e cellulosa da riutilizzare come materie prime seconde, in piena linea con la strategia rifiuti zero.
Il centro di selezione dei rifiuti tessili previsto nell’area del Pip di Carraia avrà una superficie coperta di circa 2 mila metri quadrati. L’impianto di selezione avrà la capacità tecnologica di individuare le diverse fibre e di condurle in linee distinte di trattamento primario che provvederanno ad una prima sanificazione e al successivo imballaggio per la spedizione verso impianti di riciclo. Questo centro andrà quindi a potenziare il percorso di raccolta differenziata già presente sul territorio che sarà implementato con il prossimo avvio della raccolta ‘porta a porta’ dei rifiuti tessili, che oggi costituiscono il 15% della frazione indifferenziata. L’impianto, che non produrrà alcun impatto odorigeno esterno, avrà una capacità di trattamento di circa 6.500 tonnellate all’anno.
Il Centro Commerciale del riuso è previsto nell’area industriale dell’ex distilleria ‘Ilda’ di Tassignano’, un’area strategica e centrale del territorio comunale vicino al polo culturale ‘Artèmisia’ e alla stazione ferroviaria, dismessa da molti anni e ormai fatiscente. L’idea è quella di realizzare un vero e proprio punto vendita con spazi di esposizione e spazi di laboratorio per la raccolta, la verifica e il condizionamento dei materiali. Un centro che possa mettere a disposizione dei cittadini il materiale che viene raccolto nei diversi punti presenti sul territorio e che molte volte per la loro dislocazione non sono pienamente raggiungibili da tutti gli interessati. Le tante realtà che a Capannori già svolgono attività di riuso potrebbero trovare qui infatti un proprio punto vendita comune. Il progetto prevede anche spazi esterni dedicati alla cittadinanza tra cui una piazza centrale con spazi a verde pubblico e punti di socializzazione.