Al via la riqualificazione della chiesa di Rimortoli: diventerà uno spazio pubblico per riti civili, eventi e manifestazioni

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Avviso: i contenuti di questa pagina sono aggiornati al giorno 20 dicembre 2024, ore 15:28

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Pollice verde da parte della Soprintendenza al progetto di riqualificazione e di restauro della chiesa di Rimortoli voluto dall’amministrazione comunale.

In questi giorni, infatti, l’Ente che cura i beni culturali ha espresso parere favorevole al disegno e quindi adesso potranno essere attivate le procedure per affidare i lavori per un importo complessivo di 265.000 euro, di cui 150.000 provenienti dal cofinanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

L’obiettivo dell’amministrazione Del Chiaro è far tornare la chiesa di Rimortoli a San Colombano, attualmente chiusa, uno spazio a disposizione della comunità.


Una scelta che va a completare l'operazione di restituzione degli spazi pubblici ai cittadini, che a San Colombano ha già visto la sistemazione dell'area esterna della chiesa di Rimortoli con la realizzazione del giardino intitolato a “Giulio Riccomini” e del parcheggio per la scuola primaria.

Nell'idea dell'amministrazione, la chiesa di Rimortoli diventa un luogo dove celebrare i riti civili, organizzare iniziative pubbliche, eventi, mostre, convegni sia da parte del Comune, sia da parte delle associazioni del territorio.

“La chiesa di Rimortoli è un luogo simbolo per San Colombano e non soltanto – dice il vicesindaco con delega ai lavori pubblici, Matteo Francesconi –. E' pertanto molto importante per noi completare la riqualificazione di questa zona, vicina alla scuola, che rappresenta un punto di aggregazione per la comunità. Dopo la pandemia è chiaro a tutti di quanto le persone abbiano bisogno di spazi pubblici, belli, dove potersi ritrovare e fare attività insieme. Questo luogo costituisce uno spazio prezioso in questo senso, e pertanto siamo orgogliosi di restituirlo alla comunità non solo funzionante, ma anche valorizzato nella sua bellezza e rispettosi della sua storia”.

Più nel dettaglio è previsto il restauro degli elementi decorativi, la riqualificazione delle pareti interne, che saranno riportate all’aspetto originario, effettuando un’operazione di pulizia nella visione complessiva dello spazio, creando una sorta di involucro neutro e accogliente, all’interno del quale trovano collocazione e valorizzazione i singoli episodi progettuali. Per garantire la completa accessibilità al fabbricato, il progetto prevede la realizzazione di una nuova pavimentazione, in appoggio a quella esistente grazie all’ausilio di una leggera struttura autoportante, che permetterà di superare il dislivello attualmente presente tra l’interno e l’esterno dell’edificio. Ai lati, le panche in muratura esistenti saranno rivestite in legno, in maniera da aumentare la capacità ricettiva dell’ambiente integrando i nuovi elementi armonicamente con i caratteri tipologici e le finiture preesistenti.

A ridosso dell’accesso all’edificio, il progetto prevede la realizzazione di una leggera struttura di ingresso, sovrastata da una struttura a soppalco, alla quale si accede tramite una scala a chiocciola, al fine di creare uno spazio idoneo allo stoccaggio di alcuni materiali e che garantisca la possibilità di effettuare proiezioni all’interno della sala, studiata – sia dal punto di vista dei materiali impiegati che per la collocazione e dimensione – in modo da apportare funzionalità ma non incidere in maniera importante sulla visione d’insieme e sulla percezione dello spazio. Anche l’illuminazione è stata progettata per promuovere il senso di rinnovamento e al contempo rispetto per la preesistenza, facendo leva sulla capacità della luce di rendere un luogo accogliente se ben studiata. Il progetto prevede l’inserimento di corpi illuminanti, collocati alle capriate in legno della copertura, in modo da sfruttare ed esaltare l’elemento strutturale. Previsti anche lavori di impiantistica. Infine, sarà anche ripristinato il sagrato che attualmente ha un fondo in ghiaia che sarà pavimentato con lastre in pietra di Matraia.

La chiesa di Rimortoli, costruita nel 1122, è stata usata come luogo di culto fino agli anni Cinquanta del Novecento. Successivamente, a seguito della costruzione della nuova chiesa parrocchiale di San Colombano, l’immobile non è più stato utilizzato per le funzioni religiose.

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