Al via il progetto' Terra Maestra': l'educazione civica ambientale sbarca sui banchi di scuola dell'Istituto Comprensivo di Lammari e Marlia

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Avviso: i contenuti di questa pagina sono aggiornati al giorno 20 novembre 2024, ore 15:44

Anni, 2021, Comunicati Stampa, Ambiente, Rifiuti Zero, Evidenza
La conferenza stampa di presentazione del progetto 'Terra Maestra'

Quest'anno gli studenti di tutte le scuole dell'istituto Comprensivo 'Ilio Micheloni' di Lammari-Marlia seguiranno lezioni di educazione civica sull'ambiente con particolare attenzione all'economia circolare grazie al progetto 'Terra Maestra' promosso in collaborazione con Comune di Capannori, Centro di Ricerca Rifiuti Zero, Ascit e Miniere Urbane-Hacking Labs. Il nuovo progetto è stato presentato stamani (mercoledì) con una conferenza stampa svoltasi nella sede dell'Istituto Comprensivo alla quale hanno preso parte il dirigente Nicola Preziuso, il sindaco Luca Menesini, il coordinatore del Centro di ricerca Rifiuti Zero Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Europe e di Zero Waste Italy, la docente Iolanda Roperti e il presidente di Hacking Labs Mirko Bernardi.

A tenere le lezioni di educazione civica ambientale che prenderanno il via nei prossimi giorni saranno Rossano Ercolini insegnante alla scuola primaria di Marlia che per quest'anno scolastico sarà distaccato su questo progetto e Iolanda Roperti, insegnante della stessa scuola. 
Il nuovo progetto, uno dei primi a livello nazionale, si incentrerà su 6 tematiche: raccolta differenziata dei rifiuti e riprogettazione dei prodotti non riciclabili; la plastica nei mari; calcolo dell'impronta ecologica di ciascuno; imballaggi in particolare in riferimento alle merendine e alla plastica; materie prime e studio di nuovi materiali; durata dei prodotti, riparazione e riuso. Ciascuna classe potrà scegliere i temi su cui lavorare. Terra Maestra prevede anche l'utilizzo del teatro e in particolare del 'Teatro delle ombre' e dell'informatica con la creazione di una bacheca digitale per condividere le esperienze tra le varie classi.

“Il nostro istituto da tempo porta avanti iniziative e attività per educare i giovani al rispetto dell'ambiente in collaborazione con Centro di ricerca rifiuti zero, Ascit e Comune – afferma il dirigente scolastico Nicola Preziuso-. Con questo progetto di educazione civica e integrata con le attività curricolari andiamo a rendere sistematica in ogni classe l'educazione ambientale per creare cittadini del domani consapevoli dell'importanza di seguire comportamenti corretti e buone pratiche per costruire un futuro migliore per tutti”.


“Ritengo di grande importanza che l'educazione ambientale diventi oggetto di studio nelle nostre scuole, perché è dalle nuove generazioni che bisogna partire per cambiare gli stili di vita e migliorare l'ambiente in cui viviamo per costruire un domani migliore e più sostenibile- afferma il sindaco Luca Menesini -. Quello che prenderà il via all'istituto di Lammari e Marlia è un progetto pilota che auspico possa estendersi anche agli altri istituti del nostro territorio. Ringrazio il  centro di Ricerca Rifiuti Zero e in particolare  Rossano Ercolini per questa nuova attività, insieme alla scuola, e a tutti coloro che hanno reso possibile il progetto”.

“Innanzitutto ringrazio il dirigente Preziuso per avermi dato questa opportunità - dice Rossano Ercolini- . Stiamo per dare il via ad una nuova esperienza didattica, tra le poche in Italia, che credo sarà davvero positiva. I temi ambientali, anche alla luce dell'emergenza climatica, devono essere messi al centro non solo dell'agenda politica, ma anche della scuola, perché per cambiare comportamenti e proteggere l'ambiente è certamente necessario partire dai più giovani. Il progetto che riflette l'importante impegno e le azioni portate avanti dal Comune in questi anni sui temi ambientali è volto a promuovere il non spreco, il riuso dei materiali, la lotta all'utilizzo della plastica e dei materiali usa e getta e vuole anche creare un ponte tra la scuola e l'esterno e rafforzare le buone pratiche ambientali a livello familiare e quindi di comunità”. 
 

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