Favorire la nascita di startup e supportare le imprese che vogliono investire in Italia e in Francia applicando il modello dell’economia circolare al turismo. È questo lo scopo del progetto “Action - Attivazione Cantiere Transfrontaliero per l'Inserimento Occupazionale” finanziato con un milione di euro dal Programma dell’Unione Europea “Interreg Italia – Francia Marittimo 2014 – 2020” che vede capofila il Comune di Capannori e ha come partner il Parco Scientifico di Capannori, Navigo Srl, Confindustria Centro Nord Sardegna, Cna Liguria, Gip Fipan, Gip Acor e Istituto Demopolis.
Action mette al centro il Parco scientifico di Capannori quale luogo privilegiato per offrire servizi di accompagnamento per individuare e sviluppare figure professionali capaci di offrire le competenze necessarie per l’implementazione di soluzioni che mirino al riutilizzo delle risorse al termine del loro ciclo di vita, oltre che alla minimizzazione dell’impatto ambientale nei processi di produzione di beni e servizi, nelle filiere del turismo sostenibile. Il tutto tramite il rafforzamento della cooperazione transfrontaliera – che interessa Toscana, Liguria e Sardegna in Italia, Corsica, Alpi Marittime e Var in Francia - incrementando le relazioni transnazionali tra i lavoratori, le start-up, le imprese, i centri per l’impiego, le agenzie formative, gli enti ed istituzioni, le associazioni di categoria, i centri servizi e gli operatori del settore. In questo modo sarà creata una rete di contatti che favorirà un ulteriore sviluppo del Parco scientifico di Capannori.
Il progetto Action, che durerà 3 anni, è stato lanciato ufficialmente questo pomeriggio (mercoledì 4 luglio) al Parco scientifico con una conferenza a cui hanno partecipato il sindaco Luca Menesini, l’assessore all’innovazione tecnologica Lia Miccichè e i rappresentanti dei partner oltre a soggetti legati al Parco, Scuola Superiore Sant’Anna, Centro Ricerca Rifiuti Zero, Lucense/Lmpe ed Etika consulting.
“L’economia circolare e l’innovazione sono due dei settori che costituiscono le fondamenta del Parco scientifico – afferma il sindaco Luca Menesini -. Il progetto Action li mette entrambi al centro. La conversione della filiera turistica verso modelli di economia circolare è una grande opportunità di crescita per tutta l’area territoriale interessata. Le imprese e tutti i soggetti che effettuano investimenti nei settori che prestano una forte attenzione all’ambiente hanno infatti un più alto potenziale occupazionale e dispongono di un valore aggiunto rispetto alle altre. Oltre a questi fattori si consideri che il turismo sostenibile è in costante crescita da anni. Affinché si possa fare innovazione nell’economia circolare è necessario investire in formazione, creare competenze e favorire le opportunità; ecco perché è importante l’intervento pubblico. Un intervento che, per merito dei fondi dell’Unione Europea, possiamo attuare rendendo protagonista il Parco scientifico, che con questo progetto avrà modo di compiere un salto di qualità. Ringrazio tutti i partner di Action, perché credendo in questo progetto daranno un contributo alla crescita sostenibile dei territori”.
Il progetto supporterà e incoraggerà giovani, lavoratori e imprese a sperimentare l'economia circolare, a ricorrere a servizi di accompagnamento e formazione, ad acquisire la consapevolezza delle necessità, delle potenzialità e delle competenze da attivare lungo tutto il ciclo produttivo.
Action si rivolge al turismo, inteso non solo come strutture ricettive ma anche come nautica. Partendo da un’analisi dei fabbisogni a livello transfrontaliero, sia in termini di competenze professionali che di servizi, sarà progettato un sistema di servizi specifici di tutoring e coaching per imprese e start-up mirati a colmare le carenze di competenze emerse lungo tutta la catena del valore dall'eco-design fino alla immissione sul mercato dei prodotti, al riciclo e riuso di materiali e seconda vita. Oltre a questo saranno creati dei cantieri occupazionali, cioè occasioni di incontro tra imprese, startup, giovani e tutti coloro che hanno idee; ogni cantiere occupazionale sarà concepito come un luogo di relazione e contaminazione, punto di incontro tra domanda e offerta di competenze.
Tra i principali vantaggi del progetto ci saranno anche la messa a punto di un metodo congiunto e condiviso a livello transfrontaliero per la valutazione e l’analisi del fabbisogno di competenze e figure professionali occupazionali e l’aumento del livello qualitativo e quantitativo dei servizi offerti dal Parco scientifico attraverso lo scambio di diverse esperienze, competenze e buone prassi applicate nei diversi settori di azione con valutazione delle possibili sinergie da sviluppare e potenziare.