Un omaggio alla lapide nel piazzale della chiesa di San Cristoforo a Lammari che ricorda i cinque ragazzi fra i 9 e i 15 anni che il 27 aprile 1944 rimasero uccisi giocando con un ordigno bellico inesploso, mentre altri furono feriti. È in questo modo che il sindaco, Luca Menesini, in rappresentanza di tutta la comunità, stamani ha celebrato il 75° anniversario della Liberazione. Presenti anche il parroco don Giovanni e il trombettista Gabriele Betti, che ha suonato “Il silenzio”.
Vista l’emergenza sanitaria nazionale non si è svolta nessuna cerimonia pubblica, ma il primo cittadino ha fatto visita a uno dei luoghi de “La via della Memoria” di Capannori, il percorso di valorizzazione dei punti del territorio legati alla Seconda guerra mondiale e all’occupazione tedesca e che promuovono i valori di libertà e di solidarietà.
Quello di Lammari è uno dei tanti episodi avvenuti nel territorio che racconta come la Seconda guerra mondiale abbia introdotto nella storia una violenza che rende sempre più incerta la distinzione tra combattenti e civili disarmati e che colpisce anche bambine e bambini.