Sabato 28 e domenica 29 ottobre torna in Lucchesia Slow Beans, evento di incontro e confronto dell’omonima rete di produttori di legumi e mostra mercato che si svolgerà negli spazi del Centro Culturale Compitese a Pieve e Sant’Andrea di Compito, nell’ambito dell’edizione autunnale della Mostra Antiche Camelie della Lucchesia.
La manifestazione è stata presentata questa mattina (lunedì) con una conferenza stampa svoltasi nella sede del Comune di Capannori, alla quale hanno preso parte l’assessore alle politiche del cibo, Francesco Cecchetti, Elena Pardini, Fiduciaria della Condotta Slow Food Lucca, Compitese e Orti Lucchesi, Marco Del Pistoia della stesa Condotta, Giorgio Dalsasso per la Piana del Cibo, Francesco Passaglia presidente del Centro Culturale Compitese.
Oltre all’esposizione leguminosa - con vendita e degustazione di legumi tradizionali italiani e dal mondo - saranno presenti alcuni produttori in rappresentanza dei Mercati Contadini Lucchesi (Foro Boario, Marlia e Mercato della Terra di Lucca piazza San Francesco) e Toscani e dei Mercati della Terra Toscani (Montevarchi, Montecatini e San Miniato).
All’interno dell’evento saranno presenti aree tematiche diverse, come l’Enoteca dedicata ai vignaioli del territorio Biologici o Biodinamici, lo Spazio Olio con la Cooperativa Agricola Alle Camelie di Pieve di Compito, l’angolo Birreria con Birrificio Contadino Radical Brewery di Capannori e un’area Kids per i più piccoli, con giochi sui Legumi a cura della Condotta Slow Food Lucca, Compitese e Orti Lucchesi. Non mancherà la musica dal vivo.
“Siamo davvero molto felici di tornare ad ospitare a Capannori questa bella manifestazione nazionale che costituisce un importante momento di incontro, riflessione e confronto sul cibo, in particolare i legumi, e sulla biodivesità – afferma l’assessore alle politiche del cibo, Francesco Cecchetti-. Una ’ due giorni’, densa di eventi, tra cui le ‘Fagiolaidi’, che auspico possa vedere la partecipazione di molte persone che avranno anche l’occasione di visitare la mostra autunnale della camelia visto che si svolgerà nell’ultimo fine settimana di questa manifestazone. Slow Beans sarà preceduta da una serie di iniziative che vanno sotto il nome di ‘Aspettando Slow Beans’, tra cui il 1 festival del cibo in programma ad Artèmisia domenica 8 ottobre. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione della manifestazione”.
Tutto il mese di ottobre sarà dedicato ad Aspettando Slow Beans, un ricco calendario di eventi, conferenze e cene promosso da Slow food Italia, Slow food Toscana, Piana del cibo, Comune di Capannori, Centro Culturale Compitese, Foodclic, Anci Toscana, Condotta Slow Food Lucca Compitese e Orti lucchesi Aps, Distretto di economia civile Provincia di Lucca e Vetrina Toscana.
Ad aprire Aspettando Slow Beans sarà domenica 8 ottobre, al polo culturale Artèmisia di Tassignano (Capannori), il Primo festival del cibo – Dalla terra alla tavola, realizzato in occasione del rilancio della Piana del cibo e dell’avvio del progetto europeo FoodClic.
‘Aspettando Slow Beans’ coinvolgerà anche alcune osterie della Lucchesia, che in ottobre proporranno in menu un piatto a base di legumi e porteranno la loro proposta leguminosa in una cena a 16 mani il 15 ottobre, all’interno dei nuovi spazi recuperati del Mercato del Carmine, nel centro storico di Lucca.
“Slow Beans non è soltanto un mercato, è un’occasione unica per incontrare produttori di legumi che provengono da tutto il mondo - commenta Elena Pardini, fiduciaria della Condotta Slow Food Lucca Compitese Orti lucchesi -. Si tratta di un momento di conoscenza, di confronto e di dialogo per gli appassionati, ma soprattutto per chi per la prima volta si affaccia a questo mondo. Quest’anno per la prima volta portiamo la manifestazione nel Compitese, area a sud del comune di Capannori, che non solo sa accogliere e stupire i visitatori, ma ha da sempre un legame strettissimo con la terra e con la tradizione della coltivazione dei legumi. Un connubio che non può che incuriosire e invitare a partecipare a questo evento unico nel suo genere”.
“Con le attività di Aspettando Slow Beans e con il Meeting della Comunità Leguminosa, consolidate le adesioni dei Comuni di Capannori, Altopascio, Porcari e Villa Basilica, la Piana del Cibo rinnova il suo impegno e riparte- dichiara Giorgio Dalsasso della Piana del Cibo-. Pensiamo a questi appuntamenti di ottobre, che coinvolgono enti, produttori, scuole, mercati, ristorazione locale come a un’importante occasione per ridefinire obiettivi, strategie, modelli organizzativi: condividere una strategia locale del cibo è fondamentale per salvaguardare il nostro territorio e per valorizzarne le sue specificità”.
"È un piacere e un onore poter ospitare Slow Beans nell'ambito della Mostra delle camelie autunnali- commenta Francesco Passaglia, presidente del Centro Culturale Compitese. La manifestazione dedicata alle Camelie d'autunno avrà inizio sabato 14 ottobre e proseguirà per tre fine settimana proponendo visite guidate, esperienze enogastronomiche ed eventi culturali, come spettacoli di danza e concerti jazz. Grazie alla collaborazione con Slow Food, che ringraziamo, non poteva esserci un finale migliore dedicato al cibo, ai fagioli e alle produzioni italiane d'eccellenza".
"Il Laboratorio Sismondi è un'associazione fondata da alcuni docenti di economia agraria dell'Università di Pisa e, da sempre, - spiega Massimo Rovai, componente del Consiglio direttivo e rappresentante del progetto FoodCLIC - si occupa di processi d'innovazione e cambiamento che interessano lo sviluppo sostenibile del territorio rurale e dell'agricoltura. E, pertanto, ha accolto con interesse la possibilità di affrontare, nel convegno del 27 ottobre, il tema della transizione proteica che rappresenta una strategia fondamentale per la creazione di sistemi agroalimentari più resilienti. Foodclic è un progetto UE-Horizon di cui Capannori è partner in collaborazione con l’Università di Pisa per rafforzare e sviluppare il progetto Piana del Cibo che è il primo caso italiano di politica alimentare intercomunale. Tra gli obiettivi del progetto c’ è la definizione di strategie e azioni per valorizzare le produzioni agroalimentari locali di piccola scala”.
SLOW BEANS: STORIA DELLA MANIFESTAZIONE
La manifestazione nasce nel 2010 quasi per gioco: perno dell’edizione erano infatti le Fagioliadi, una competizione fra ristoratori che permetteva di scoprire la biodiversità nei piatti, raccontare i territori, incontrarsi. Non è un caso però che l’evento sia nato in un territorio che vanta quasi 20 ecotipi diversi di legumi.
In questi dieci anni la rete di produttori Slow Beans si è evoluta, diventando una vera e propria Comunità, dove i partecipanti si sentono in famiglia e le relazioni hanno preso il sopravvento sull’aspetto fieristico. Anno dopo anno la Rete si è allargata e così la manifestazione, l’incontro per eccellenza dei produttori di legumi tradizionali, che è diventata itinerante, andando ad incontrare altri territori nello spirito del gruppo fatto di solidarietà, scambio, conoscenza e convivialità.
LA RETE SLOW BEANS
“Cos’è la Rete Slow Beans Comunità Leguminosa? “Slow Beans è ‘una rete socievole e solidale di produttori di legumi’ che, incontratisi in occasione della manifestazione Slow Beans, condividono l’appartenenza a Slow Food e si riconoscono in un Manifesto di valori e intenti. Tra i principi ispiratori la rete ha inserito la sobrietà, in quanto insita nei legumi, ma particolarmente adeguata alla rete, confermata dalle manifestazioni all'insegna del low cost e dell'autogestione”- racconta Marco Del Pistoia di Slow Food Lucca Compitese e Orti lucchesi e uno dei primi a lavorare alla Rete.
La rete Slow Beans nasce e lavora per la salvaguardia della biodiversità dei legumi e per l’incremento del loro consumo. La sfida è di riportare sulle tavole questo importante alimento, perché i legumi, trascurati nei decenni del boom economico in quanto “cibo povero”, sono ora al contrario riconosciuti come elemento imprescindibile in una dieta che aiuti a vivere a lungo e in salute: ricchi di antiossidanti e fibre, privi di colesterolo, aiutano a prevenire malattie cardiovascolari e diabete. Una dieta ricca di legumi fa anche bene all’ambiente: richiede poca superficie coltivata e quella poca la migliora, grazie a radici che ospitano in simbiosi dei rizobi capaci di trasformare l’azoto dell’aria in concime. E ancora, essendo i legumi prodotti a basso costo, sono considerati anche dalla FAO alimenti fondamentali per combattere la fame nel mondo.
PROGRAMMA:
Sabato 28 ottobre
• ore 10:00: Inaugurazione alla presenza delle autorità e ospiti
• ore 10:15: presentazione progetto Transizione Proteica a cura di Ottavia Pieretto, Responsabile Slow Food Internazionale.
• 0re 10:30: Ricordiamo “Gnago”: le magliette “Legumi animati”
• ore 10:45 Let it Bean: incontro delle Municipalità e ANCI Toscana sul progetto Let it Bean (promozione dei Legumi sui territori) in presenza con le amministrazioni presenti e on line con quelle in remoto: coordina Roberta Billitteri Vicepresidente Slow Food Italia APS
Domenica 29 ottobre
• Le Fagioliadi: dalle 12:00 alle 15:00 competizione semiseria dove i produttori di Legumi si sfidano presentando un piatto con il proprio Legume che verrà giudicato dalla giuria popolare
• Ore 17.00: Premiazioni delle Fagioliadi