A Capannori procede il progetto “LapeMaia” per la tutela della biodiversità e degli impollinatori realizzato dal Comune in collaborazione con Arianna Chines, esperta di biodiversità a livello nazionale e di reti ecologiche internazionali.
Nella parte verde retrostante il Municipio viene infatti mantenuta un’area dedicata proprio agli impollinatori con erbe e fiori che sono sfalciati solo a fine ciclo riproduttivo e dove è possibile osservare centinaia di insetti diversi come farfalle, api selvatiche e domestiche, coleotteri, libellule. Ognuno di questi gruppi di invertebrati svolge un ruolo importantissimo nell’impollinazione o nella predazione di insetti nocivi come gli afidi o come le zanzare.
“Lasciare questi spazi verdi intorno alla parte più popolata del comune, significa compiere un’azione a favore della biodiversità e per l’equilibrio dell’ecosistema e quindi per la lotta al cambiamento climatico – spiega l’assessora all’ambiente, Claudia Berti-. Questo progetto, inoltre, ha un grande ruolo educativo, perché molti cittadini di passaggio da quella zona, stimolati dalla curiosità nel vedere erbe alte e fiori possono andare a scoprire quella incredibile biodiversità urbana a cui quasi sempre non facciamo caso. La presenza di cartelli con il Qr-Code che può essere inquadrato con un qualsiasi cellulare, aiuta inoltre a capire in dettaglio cosa sta facendo il Comune per tutelare la biodiversità urbana. Riuscire poi a mantenere queste aree verdi intorno alle zone dove si svolgono spettacoli, feste, eventi musicali, dimostra come si possono conciliare attività diverse che attirano sempre di più i cittadini e contemporaneamente li informano e li educano. E’ interessante evidenziare che alcuni cittadini hanno aderito autonomamente al progetto lasciando nei propri giardini fasce fiorite con sfalcio ritardato”.
“In assoluta sincronia con il Regolamento Attuativo Europeo sul ripristino della natura entrato in vigore il 18 agosto scorso, il Comune di Capannori continua ad operare nella direzione indicata dall’Unione Europea, che è quella, non solo di tutelare le aree naturali esistenti, ma anche di ripristinare le aree degradate sia in ambiente agricolo che urbano - spiega la biologa Arianna Chines-. Tra le azioni da mettere in atto, indicate dagli esperti a livello europeo, ci sono infatti anche strategie volte a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e a tutelare gli impollinatori, sempre più in declino con gravi conseguenze sull’economia e su un’alimentazione sana e varia”.
Sabato 28 settembre, alle ore 10.00, in collaborazione con il WWF Alta Toscana e il Liceo Scientifico ‘E. Majorana’ di Capannori sarà svolto “Urban Nature”, un evento di Citizen Science, cioè di scienza fatta in collaborazione con i cittadini, in cui gli studenti e tutte le persone che sono interessate, insieme ad un gruppo di ricercatori, potranno andare a scoprire la flora e la fauna presenti in alcune zone urbane del Comune, riconoscendo le diverse specie presenti e il loro importante ruolo nello svolgere servizi ecosistemici. Chi vuole partecipare può iscriversi al seguente link: https://www.wwf.it/cosa-facciamo/eventi/urban-nature-2024/lapemaia-majo-studio-per-lambiente/.