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L'assessore al bilancio Ilaria Carmassi

Ora è sicuro, non c’è e non c’è mai stato alcun buco nel bilancio del Comune di Capannori, come sempre sostenuto dall’amministrazione comunale. A ‘certificarlo’ è la Corte dei Conti nella pronuncia finale inviata al Comune dove rileva infatti l’idoneità dei provvedimenti correttivi adottati dall’Ente, atti a rimuovere le segnalazioni tecniche inizialmente sollevate. 
La Corte ha così certificato la correttezza e la solidità dei bilanci dell’Ente in seguito agli interventi correttivi approvati dal Consiglio Comunale, con il solo voto favorevole della maggioranza, lo scorso 8 marzo. 
La questione posta dalla Corte dei Conti è quindi risolta senza intaccare il bilancio di previsione 2023, con la conseguente conferma di tutti i servizi ai cittadini e delle opere pubbliche in programma. Ma c’è di più. Dai provvedimenti correttivi adottati dal Comune emerge un avanzo di 2 milioni e 400mila euro, scaturente dal riaccertamento dei residui, che risulterà dal rendiconto 2022 in fase di approvazione. Non solo quindi non c’è alcun buco, ma ci sono risorse aggiuntive per la comunità.


“Quello che abbiamo sempre sostenuto, ovvero che non c’è mai stato un buco nel bilancio, è vero, come viene confermato dalla pronuncia finale della Corte dei Conti che certifica il buon lavoro da noi svolto, valutando idonee le misure correttive adottate dal nostro ente e riconoscendo che il bilancio del Comune di Capannori è in equilibrio– afferma l’assessore al bilancio Ilaria Carmassi -. Come abbiamo più volte affermato le finanze del Comune sono solide e sono sempre state ben gestite.  All’esito di questa vicenda inoltre si conferma che non c’è alcun impatto sul bilancio di previsione dell’anno in corso, ma anzi grazie alla buona gestione delle finanze, ci saranno a disposizione risorse superiori al previsto che saranno impiegate sia per progetti e servizi a favore dei cittadini, che per investimenti sul territorio. Se non si sa leggere un bilancio, meglio evitare la disinformazione che vogliamo credere sia stata fatta per scarse conoscenze amministrative e non con la malafede, perché sarebbe davvero grave e irrispettoso nei confronti della cittadinanza”.
 

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