E’ stata inaugurata sabato scorso al museo Athena di via Carlo Piaggia a Capannori la mostra foto-documentaria “I fiori del male. Donne in manicomio nel regime fascista” curata da Annacarla Valeriano e Costantino Di Sante che è visitabile fino all’8 marzo. Presenti al taglio del nastro i curatori, il consigliere comunale Guido Angelini e il presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Provincia (ISREC) di Lucca, Mario Regoli.
La mostra fa parte delle iniziative promosse dal Comune di Capannori in occasione del ‘Giorno della Memoria’ in collaborazione con ISREC ed è realizzata dalla Fondazione Università degli Studi di Teramo in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Teramo e l’Archivio di Stato di Teramo. L’esposizione vede inoltre il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei Beni e Attività Culturali e della Regione Abruzzo.
“Siamo di fronte ad una mostra molto importante dal punto di vista della memoria storica – afferma il consigliere comunale Guido Angelini-. Per questo propongo che l’esposizione assuma carattere itinerante e sia allestita nelle varie scuole del nostro territorio, affinché le nuove generazioni possano conoscere la triste realtà delle donne internate in manicomio durante il periodo fascista, promuovendo al contempo incontri con i curatori”.
“L’idea di realizzare una mostra sulle donne ricoverate in manicomio durante il periodo fascista è nata dalla volontà di restituire voce e umanità alle tante recluse che furono estromesse e marginalizzate dalla società dell’epoca - spiegano Annacarla Valeriano e Costantino Di Sante, curatori della mostra -. Ci è sembrato importante raccontare le storie di queste donne a partire dai loro volti, dalle loro espressioni, dai loro sguardi in cui sembrano quasi annullarsi le smemoratezze e le rimozioni che le hanno relegate in una dimensione di silenzio e oblio”.
Alle immagini sono state affiancate le parole: quelle dei medici, che ne rappresentarono anomalie ed esuberanze, ma anche le parole lasciate dalle stesse protagoniste dell’esperienza di internamento nelle lettere che scrissero a casa e che, censurate, sono rimaste nelle cartelle cliniche.
ISREC Lucca offre per le scuole la possibilità di richiedere visite guidate gratuite (tramite mail all’indirizzo isreclucca@gmail.com) nei giorni di apertura: martedì e giovedì 9 – 13; venerdì 13 – 19; sabato 10 – 13/16 – 19.
L’inaugurazione della mostra è stata preceduta alle ore 16 nella sala Pardi del Polo Culturale Artèmisia di Tassignano, dalla presentazione del libro “Contro tutti i muri. La vita e il pensiero di Franca Ongaro Basaglia” (Donzelli Editore) di Annacarla Valeriano, curatrice della mostra, con il coordinamento di Nicola Barbato (ISREC Lucca) e l’introduzione di Carla Andreozzi (ISREC Lucca). L’autrice ha dialogato con lo storico Costantino Di Sante. Presente la consigliera comunale Claudia Berti che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale e ha sottolineato l’importanza di raccontare la storia della Ongaro, spesso ricordata come una figura di contorno al marito, ma con il quale hanno costruito in prima persona le radici di una rivoluzione culturale tra le più importanti del Novecento. "E' significativo ricordare le battaglie di Franca a favore dei diritti delle persone meno garantite - dice Berti- a conferma che la deistituzionalizzazione non poteva fermarsi semplicemente alle soglie del manicomio, ma doveva rappresentare un processo continuo contro tutti i muri di parole, contro i pensieri, i pregiudizi e le culture che potevano limitare la dignità degli uomini e delle donne."