Aumentare le risorse sul Fondo Sanitario Nazionale, ‘alla luce delle inadeguate previsioni contenute nel DEF (documento di Economia e Finanza) 2023, e approvare una specifica normativa che preveda, per ogni anno, la destinazione di una percentuale fissa di risorse non inferiore al 7,5% del PIL a favore del suddetto Fondo, al fine da poter garantire un’effettiva universalità del Sistema e un adeguato livello di accesso alle prestazioni e di erogazione dei servizi ai cittadini’. Questa la principale richiesta contenuta nella mozione presentata ieri (mercoledì) in consiglio comunale dal capogruppo del Pd, Guido Angelini, a nome del suo gruppo consiliare e approvata con i voti favorevoli della maggioranza e i voti contrari dell’opposizione.
Nel documento si evidenzia, inoltre, ‘la necessità di assicurare adeguate risorse allo sviluppo della sanità territoriale, con particolare riferimento alle Case di Comunità e agli Ospedali di Comunità, funzionali alla realizzazione degli obiettivi contenuti nel PNRR e nel DM 77/2022, allo scopo di potenziare e sviluppare l’assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale di prossimità, rafforzare la continuità assistenziale e favorire un approccio di cura multidisciplinare nei confronti del paziente’.
La mozione sottolinea poi ‘l’esigenza di modificare o rimuovere quei vincoli che impediscono miglioramenti in termini di efficacia di erogazione dei servizi, come il tetto di spesa per il personale sanitario, una condizione ostativa che limita interventi di tipo strutturale, quali un piano straordinario di assunzioni necessario per far fronte alle attuali criticità’ ed esprime ‘la massima contrarietà in riferimento alle scelte operate con la recente revisione al PNRR, che di fatto riduce i presidi di sanità territoriale previsti dall’originaria pianificazione europea rinviandone la realizzazione a non ben precisati interventi futuri’.
“Riteniamo insufficienti le risorse destinate al Fondo Sanitario nazionale previste dal DEF 2023 che prevede una spesa per il comparto sanità pari al 6,7% del PIL per il 2023 -spiega il capogruppo del Pd Guido Angelini-. Crediamo che per garantire un’effettiva universalità del Sistema Sanitario e un adeguato livello di accesso alle prestazioni e di erogazione dei servizi ai cittadini ed evitare che questi debbano rivolgersi a strutture private con la creazione di una diseguaglianza inaccettabile, sia necessario destinare il 7,5% del PIL alla sanità pubblica e un piano che consenta l'assunzione di medici ed infermieri superando il blocco attuale. E’ inoltre necessario destinare più risorse alle Regioni per migliorare il sistema dei presidi sanitari territoriali e utilizzare le risorse europee previste nel PNRR che il Governo vorrebbe rispedire a Bruxelles. Il pericolo di un definanziamento del Sistema Sanitario Nazionale è reale come sostiene anche un importante ente del terzo settore come la fondazione Gimbe”.
Il dibattito consiliare si è incentrato anche sulla sanità in Toscana. A questo proposito Angelini ha evidenziato come la Regione Toscana sia tra le Regioni migliori nella gestione della sanità.
“Dallo studio fatto dall'Università S.Anna di Pisa – spiega Angelini- emerge un sistema sanitario Toscano tra i migliori in Italia con ospedali di rilievo nazionale come il Meyer di Firenze, l’ospedale Cisanello di Pisa e l’ospedale di Massa. Emergono inoltre quattro aree di eccellenza: la qualità clinica, quella oncologia, materno infantile e l'efficienza chirurgica. Anche nell'assistenza domiciliare ci sono stati miglioramenti. Questo non si significa che non ci siano aspetti da migliorare”.
La mozione invita il sindaco e la giunta a farsi promotori, in tutte le sedi, a partire da quelle istituzionali, della necessità di aumentare i livelli di finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale e a trasmettere l’atto al Governo, anche tramite le Prefetture territorialmente competenti, ed in particolare al Ministero della Salute.