“Più ferrovia e più trasporto pubblico locale: queste sono le strade da perseguire per risolvere, in tempi rapidi, le questioni di vivibilità dei centri abitati legati al traffico di macchine e mezzi pesanti che rendono difficile la vita di tante persone nella Piana di Lucca. Vediamo con favore il tavolo intercomunale della Piana sul tema della mobilità iniziato ieri (mercoledì 13) e chiediamo a quel tavolo di lavorare sulle alternative all’utilizzo ciascuno della propria auto”.
Con queste parole intervengono sulla questione della mobilità tre consiglieri comunali di maggioranza di Capannori, Michele Del Debbio, Gigliola Biagini e Antonio Cipriani, delegati dal sindaco Giordano Del Chiaro a lavorare sul tema mobilità a 360 gradi al fianco del vicesindaco Matteo Francesconi.
“Ringraziamo il sindaco per la fiducia – dicono Del Debbio, Biagini e Cipriani –. In una prima valutazione, riteniamo importante attivarsi su più fronti. Anzitutto valutare la possibilità di rendere gratuita o a prezzi simbolici la tratta ferroviaria Altopascio/Tassignano – Lucca. Accanto a questo, lavorare sul trasporto pubblico locale, perché è assurdo che Capannori oggi sia considerato territorio extraurbano rispetto a Lucca, viste quante persone per vita o lavoro si spostano ogni giorno fra una città e l’altra”.
Parlare di mobilità per i tre consiglieri, significa parlare anche di minori emissioni, e quindi di tutela dell’ambiente e di garantire alle generazioni future un Mondo migliore.
“E’ fondamentale porsi un obiettivo di bilancio emissivo derivante dal traffico da raggiungere entro il 2035 – proseguono –. Siamo fortemente convinti che le buone pratiche di mobilità intraprese su piccola scala possano essere adottate poi a livelli più ampi, esattamente come accaduto con i rifiuti. La Piana di Lucca ospita importanti settori produttivi e lo sviluppo urbanistico degli anni Sessanta e Settanta non ci dà la possibilità di risolvere i problemi con piccoli interventi, occorre fare squadra a livello intercomunale e avviare un percorso in questa direzione subito, anche alla luce del fatto che gli assi viari, se mai saranno realizzati e noi lo dubitiamo per le tante questioni irrisolte e pendenti che presentano, non rappresenteranno una soluzione definitiva, anzi. Per guardare al futuro riteniamo importante fare propria e dare attuazione alla legge europea chiamata Nature restoration law, che prevede il blocco di consumo di suolo e la restituzione di spazi verdi, e l’organizzazione di incontri di informazione aperti a soggetti produttivi, scuole, enti pubblici per sensibilizzare sul tema, per condividere strategie, per migliorare la vivibilità dei paesi e la qualità della vita delle persone”.
