‘Famiglie, cognomi, genealogie nel territorio di Capannori’, questo il titolo dell’iniziativa coordinata dalla sezione Auser-Sesto dell’Istituto Storico Lucchese, in collaborazione con l’Associazione culturale Ponte, il Comune di Capannori e il Comune di Roncobello, con lo scopo di presentare e divulgare importanti studi e ricerche sulle Genealogie del territorio di Capannori. Un tema che si inserisce nel programma dei festeggiamenti dei Duecento anni del Comune di Capannori in quanto contribuisce a valorizzare il senso di appartenenza di una comunità al proprio territorio. Due gli incontri previsti, il primo si terrà sabato 13 maggio alle ore 17 alla sala parrocchiale di Matraia, il secondo sabato 20 maggio alle ore 16.30 alla sala parrocchiale di Segromigno in Monte. L’incontro che si svolgerà a Matraia è frutto di lunghe ricerche (oltre nove anni) e mira a ricostruire le genealogie delle maggiori famiglie del paese di Matraia. Prendendo le mosse dal locale archivio parrocchiale, la ricerca si è poi svolta negli archivi di 12 parrocchie nel territorio di Capannori, nell’Archivio di Stato di Lucca, nell’Archivio dei Notari, nell’Archivio Arcivescovile, nell’Archivio Capitolare e nell’Archivio Storico del Comune di Capannori. La ricerca, attraverso contratti, estimi, testamenti, censimenti, elenchi di leva militare; si è svolta parallelamente anche in motori di ricerca quali MyHeritage e Family Search, che hanno dato accesso a migliaia di fondi contenenti miliardi di documenti in rete. Dalle 14.400 attestazioni onomastiche ottenute, databili dall’anno 1103 al presente, sono state pazientemente ricostruite le genealogie di 47 famiglie del paese, alcune delle quali risalenti alla prima metà del secolo XIII. Interverranno gli archivisti Sergio Nelli e Alberto Maria Onori e i ricercatori Luca Dinelli e Alessandro Mugnani.
L’incontro che si svolgerà a Segromigno in Monte riguarda due ambiti di studio: un intervento toccherà gli aspetti religiosi e civili della comunità di Segromigno nei secoli XV-XVIII emersi dai documenti rinvenuti negli archivi delle locali parrocchie, nell'Archivio di Stato e nell'Archivio Storico Diocesano. Interverrà lo storico Nicola Laganà.
L’altro intervento, articolato e complesso, illustra la storia del casato aristocratico dei Fondra del quale la famiglia Tambellini ne costituisce un ramo. La secolare vicenda inizia nel 1148 con l’investitura della nobile famiglia Fondra che prende il nome della località (la Val Fondra) centro della loro giurisdizione. I Fondra possedevano il castello di Bordogna, oggi proprietà del Comune di Roncobello. La nobile famiglia, nel corso dei secoli, si ingrandisce con ramificazioni in Valtellina, a Milano e in Dalmazia. La storia e la genealogia del casato attraversa le fasi della lotta di fine Trecento tra guelfi e ghibellini. La famiglia Tambellini, discendente dal casato dei Fondra, è attestata in lucchesia, nel territorio di Capannori, a partire dal 1485. A Segromigno, infatti, possedeva dei terreni, intestati a Bartolomeo di Geminiano detto Tambellino. La secolare storia è suffragata da studi e documenti conservati negli archivi di Stato di Bergamo, Modena, Ferrara, Lucca e non ultimo nella Pieve di Segromigno in Monte. Alla cronologia di fatti, pazientemente ricostruita, si affianca una genealogia che costituisce un ponte tra il Medioevo e l’Età Contemporanea. Interverrà lo storico Romano Tambellini Barsanti.
Entrambi gli incontri saranno introdotti da Alessandra Nannini, direttrice della sezione Auser Sesto dell’Istituto Storico Lucchese.
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