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Persone in piazza Aldo Moro

Capannori è il primo Comune della Toscana per pannelli solari installati. A dirlo è il report “Comuni rinnovabili 2023” realizzato da Legambiente, con l’obiettivo di misurare le decarbonizzazione nel Paese.

Ed ecco che a fronte di un’Italia che va lenta sulla conversione alle energie rinnovabili con risultati sotto la media europea, si registra una buona performance sul tema da parte della Toscana, dove spicca al primo posto il Comune di Capannori che nel 2022 ha installato pannelli solari per una potenza pari a 4.783,10 Kw, numero che supera di 1.812,7 Kw il risultato della seconda città in classifica, Arezzo, che però conta più del doppio della popolazione rispetto a Capannori.

“Siamo molto soddisfatti del dato capannorese che emerge dal rapporto sui Comuni rinnovabili di Legambiente – dicono il sindaco Luca Menesini e l’assessore all’ambiente Giordano Del Chiaro –. Siamo soddisfatti perché conferma la grande attenzione all’ambiente e alla lotta al cambiamento climatico che caratterizza la nostra comunità. A Capannori, ormai, una cultura di tutela dell’ambiente è diventata patrimonio condiviso e dato per assodato, questo grazie anche a un’azione amministrativa forte in questa direzione. Anno dopo anno, infatti, abbiamo potenziato le nostre politiche in materia ambientale, anche seguendo le indicazioni europee. Basta pensare all’affiancamento al cittadino che abbiamo fatto e stiamo facendo sulla burocrazia per l’installazione dei pannelli e alla battaglia per la semplificazione delle procedure per l’installazione in contesti paesaggistici. A questo si aggiunge il percorso messo in piedi sulle comunità energetiche, anche se aspettiamo ancora definizioni sostanziali dal Ministero e dall’Europa per dare indicazioni puntuali ai cittadini su come partecipare. Oggi sappiamo che il cambiamento climatico è un tema che non può essere più derubricato come tanti purtroppo provano a fare, e noi nel nostro piccoli ci siamo già attivati da mesi. Con specifiche azioni per la tutela della biodiversità, con la piantumazione di alberi, e non ultima cosa con l’acquisizione a patrimonio comunale dell’oasi naturale della Gherardesca, in modo da salvaguardare le varietà botaniche, quelle ornitologiche e allo stesso tempo diventare territorio privilegiato per un turismo sostenibile. Il nostro impegno su questo fronte continuerà ad aumentare”.

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