Dal 2003 al 2023 a Capannori la quantità di rifiuti pro capite è diminuita di oltre il 40%, essendo passata da 799 chilogrammi a persona a 431 chilogrammi a persona. Un risultato eccezionale sottolineato nel corso dell’incontro avvenuto questa mattina (giovedì) in Comune tra il sindaco Luca Menesini, l’assessore all’ambiente Giordano Del Chiaro e il coordinatore del Centro di Ricerca Rifiuti Zero Rossano Ercolini per fare il punto sui risultati della strategia Rifiuti Zero. Un modo per celebrare la Prima Giornata Internazionale dei Rifiuti Zero proclamata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 14 dicembre 2022 per promuovere modelli di consumo e produzione sostenibili, sostenere il passaggio della società verso la circolarità e aumentare la consapevolezza su come le iniziative a zero rifiuti contribuiscono al progresso dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Capannori nel 2007 è stato il primo Comune europeo ad aderire alla strategia Rifiuti Zero ed oltre alla forte diminuzione della produzione di rifiuti oggi si assiste al raggiungimento di un’altissima percentuale di raccolta differenziata che attualmente si attesta sull’87%.
“Siamo orgogliosi degli ottimi risultati che abbiamo raggiunto a distanza di 16 anni dall’adesione alla strategia Rifiuti Zero, che a suo tempo fu da molti giudicata una vera utopia – afferma l’assessore all’ambiente Giordano Del Chiaro-. Una strategia che invece ha prodotto ottimi risultati, sia per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata che la diminuzione della produzione dei rifiuti ed oggi è diventata mondiale ottenendo il riconoscimento delle Nazioni Unite. Se abbiamo raggiunto questi importanti traguardi è grazie al lavoro quotidiano svolto dai nostri cittadini, che ringraziamo, perché questo progetto funziona solo se è il progetto di una intera comunità. E’ con piacere che stamani abbiamo letto un twitter della delegazione italiana alle Nazioni Unite che sottolinea come Capannori sia stato il primo Comune europeo ad aver aderito alla strategia rifiuti Zero indicandolo come esempio internazionale da seguire per le quasi 400 municipalità europee nel percorso verso zero waste. Colgo l’occasione per ricordare che ancor prima dell’adesione a rifiuti zero, già negli anni Novanta la comunità di Capannori aveva capito che gli inceneritori non erano la strategia per il futuro dei rifiuti,e dimostrando grande lungimiranza, si era opposta alla realizzazione proprio a Capannori di un inceneritore che avrebbe dovuto servire tutta la provincia di Lucca, oggi prima in Toscana per raccolta differenziata”.