Capannori nel 2007 è stato il primo Comune d’Italia ad aderire alla strategia “Rifiuti Zero”. Da allora è diventato un punto di riferimento nel panorama internazionale e nazionale per la gestione dei rifiuti e per l’attuazione di buone pratiche ambientali. La comunità di Capannori è stata protagonista, e lo è tutt’ora, di una rivoluzione culturale che è nata con l’introduzione del sistema di raccolta “porta a porta” e che si sta evolvendo nell’economia circolare, ossia un sistema economico pensato per potersi rigenerare da solo.
Primo Comune italiano rifiuti zero certificato in Europa: è questo il riconoscimento a cui Capannori punta, avendo tutte le carte in regola per ottenere la certificazione rilasciata da Zero Waste Europe, attraverso un soggetto di verifica che si chiama “Mission Zero Accademy”.
Il sindaco Luca Menesini il 10 giugno 2022 ha ufficialmente sottoscritto la lettera d'impegno a diventare una città certificata Zero Waste.
Le scuole primarie e secondarie di primo grado e il liceo scientifico “Majorana” di Capannori dal 2015 sono dotate di 60 bidoni da 240 litri di coloro bordeaux dove gli studenti possono gettare materiali elettrici ed elettronici non più utilizzati (Raee). Il progetto, dal titolo “Riconnetti l’ambiente”, è promosso dal Comune assieme ad Ascit. I rifiuti raccolti vengono consegnati a un consorzio specializzato che provvede a recuperare i componenti riutilizzabili e a smaltire correttamente il resto.
2005: avvio estensione "porta a porta" (frazione di Guamo)
2005: apertura prima stazione ecologica (Salanetti)
2007: adesione alla strategia "Rifiuti Zero" come primo Comune in Italia
2007: istituzione dell'Osservatorio verso Rifiuti Zero, presieduto da Paul Connet e coordinato da Rossano Ercolini
2010: completamento della graduale estensione del "porta a porta" nelle 40 frazioni del territorio
2010: nascita del Centro Ricerca Rifiuti Zero, con sede a Capannori, coordinato da Rossano Ercolini
2011: apertura Centro del Riuso di Lammari
2012: avvio estensione "tariffa puntuale" (8 frazioni, 1550 famiglie, 335 utenze non domestiche)
2013: completamento estensione "tariffa puntuale" nelle 40 frazioni del territorio
2014: Apertura dell'Emporio "Daccapo" a Coselli
2016: potenziamento del ritiro "porta a porta" del multimateriale leggero, del vetro e introduzione del bidone per gli sfalci e le potature
2016: avvio del progetto "Famiglie Rifiuti Zero" per creare cittadini più consapevoli e abbattere ulteriormente gli scarti. A queste viene praticato uno sconto del 10% sulla parte variabile della tarifa
2016: ulteriore incentivo per chi pratica il "compostaggio domestico" (la riduzione sulla parte variabile della tariffa passa dal 10% al 20%)
2019: lo sconto sulla parte variabile della tariffa per le famiglie Rifiuti Zero sale al 20%. Introdotto lo sconto del 20% sulla parte variabile della tariffa per bar, ristoranti ed altri esercizi che somministrano alimenti, che in via continuativa devolvono le proprie eccedenze alimentari ai fini di solidarietà sociale. Maggiori incentivazioni inoltre anche per piccoli e medi esercizi commerciali che vendono prodotti sfusi e quindi contribuiscono a diminuire gli imballaggi da smaltire; anche in questo caso è previsto un aumento dello sconto in bolletta che sarà calcolato in proporzione alla superficie dedicata all'interno del locale alla vendita di prodotti di questo genere.
2020: avvio della raccolta sperimentale di assorbenti per l’igiene femminile
2020: Avvio del progetto sperimentale “Focus”, assieme all’Università di Pisa, per riciclare i mozziconi di sigaretta, trasformandoli in substrato inerte per la coltivazione di piante
2020: lo sconto sulla parte variabile della tariffa per chi pratica compostaggio domestico sale al 30%
2021: avvio del progetto “Eco” rivolto a bar e ristoranti. Possibile una riduzione del 10% o del 25%, a seconda delle buone pratiche adottate, sulla parte variabile della tariffa.
2022: partenza progetto “Adotta un lombrico” per l’autocompostaggio domestico tramite lombricompostaggio. Previsto uno sconto del 30% sulla parte variabile della tariffa
2022: approvazione del piano d’azione comunale per l’economia circolare “Capannori circolare 2030”
2022: inizio raccolta sperimentale dei rifiuti tessili (dal 1° luglio)
I dati e i fatti dimostrano che la strategia “Rifiuti Zero” seguita dall’amministrazione è vincente e porta benefici a tutti i cittadini.
Capannori è il Comune toscano sopra i 30 mila abitanti con la percentuale più alta di raccolta differenziata, pari all'86,50%. Il dato, relativo al 2020 e certificato nel 2021 dalla Regione Toscamna, conferma il trend positivo degli ultimi anni che ha visto l'amministrazione capannorese attestarsi su percentuali sempre superiori all'80%. La media della raccolta differenziata in Toscana è del 62,11%.
Particolarmente diffuso è inoltre il compostaggio domestico, che è praticato da oltre 4000 famiglie.
Comune, Centro di Ricerca Rifiuti Zero e Ascit hanno dato vita fra il 2016 e il 2017 al progetto “Famiglie Rifiuti Zero”, che ha come fine la riduzione dei rifiuti e la creazione di una comunità consapevole e informata sulle tematiche della sostenibilità e dell’economia circolare. Attraverso varie pratiche e un attento sistema di monitoraggio della quantità di rifiuti prodotti con questo progetto sperimentale si vuole giungere a ridurre sensibilmente gli scarti generati da questi nuclei familiari soprattutto per quanto riguarda il non riciclabile.
Le “Famiglie Rifiuti Zero” possono ottenere fino al 60% di sconto sulla parte variabile della tariffa: 20% per l’adesione al progetto, 20% se si usano i pannolini lavabili, 20% se si pratica il compostaggio domestico. Ogni persona che partecipa a questo progetto produce in media 3 kg di rifiuti non riciclabili l’anno.
Come funziona e risultati 2017
A Coselli, accanto alla nuova isola ecologica, nel 2014 è stato aperto l’emporio “Daccapo” che fa parte rete di tre centri – gli altri due si trovano a Lammari e a Pontetetto (Lucca) - presso i quali è possibile donare gli oggetti che non servono più e reinserirli in un percorso virtuoso di riparazione, trasformazione e ricollocazione su un mercato solidale.
Vengono infatti darti a coloro che hanno un reddito basso oppure venduti a tutti i cittadini a un prezzo calmierato. A disposizione dei cittadini ci sono anche alcuni servizi gratuiti, come il ritiro dei mobili presso la propria abitazione. Proprio il mobilio rappresenta uno dei settori più importanti di “Daccapo”, dato che ogni anno ne vengono distribuite circa 100 tonnellate. Daccapo è un progetto di Caritas Diocesana di Lucca, associazione Ascolta La Mia Voce ONLUS, Comune di Lucca, Comune di Capannori, Ascit e Sistema Ambiente.
Un sacco nero lasciato lungo la strada, dei materiali edili scaricati in uno spiazzo, un vecchio materasso che giace sotto un albero oppure dei residui di pic nic buttati in un parco giochi hanno vita più dura a Capannori.
Gli Acchiapparifiuti, una squadra speciale composta da personale di Ascit e da agenti della polizia municipale, hanno il compito di stanare i rifiuti abbandonati, anche quelli più difficili da individuare. Il tutto avviene grazie alla collaborazione dei cittadini, che possono chiedere l’intervento degli Acchiapparifiuti inviando un messaggio Whatsapp al numero 3486001346 fornendo quante informazioni più possibili, compresa la posizione.
La richiesta viene presa in carico nel giro di 24 ore.
L’area del rifiuto, se necessario, viene delimitata con del nastro e segnalata con un cartello riportante la scritta Zona soggetta a verifiche da parte di personale qualificato Ascit e Polizia Municipale e iniziano le indagini per risalire all’autore che se individuato può essere sanzionato con multe fino a 500 euro. In alcuni casi, ad esempio per rifiuti speciali, sono necessari ulteriori giorni.
Numeri
- Cinque segnalazioni di cittadini al giorno (in media nel 2021)
- 300 e 500 euro di sanzione per i cittadini che abbandonano i rifiuti
Comune, Ascit e Centro Ricerca Rifiuti Zero vogliono migliorare ulteriormente la gestione dei rifiuti da parte delle associazioni durante i vari eventi che promuovono sul territorio in modo che anch'esse contribuiscano ad un incrementi della differenziazione degli scarti prodotti e quindi al raggiungimento dell'obiettivo Rifiuti Zero.
Dal 2018 Ascit fornisce un servizio gratuito alle associazioni sia per quanto riguarda la fornitura di materiali quali, bidoncini e sacchetti, e ritira gratuitamente i rifiuti correttamente differenziati. Affinchè gli eventi che si svolgono a Capannori siano sempre più sostenibili si mira anche a ridurre al minimo la produzione di scarti indifferenziati. Non saranno infatti tariffati i ritiri di rifiuti indifferenziati se questi non supereranno un certo numero, ovvero 6 l'anno ed un certo numero per i singoli eventi in base alle loro dimensioni.
All'interno degli eventi a Rifiuti Zero sono nati gli eventi plastic free. Assieme ad associazioni che hanno condiviso questo percorso in alcune manifestazioni sportive si è detto addio all'uso di bicchieri, piatti e posate in plastica utilizzando quelli in materiali compostabili.
L’amministrazione Menesini ha promosso campagne di sensibilizzazione e azioni di pulizia dei paesi e di aree pubbliche che hanno coinvolto la comunità. Ha inoltre installato telecamere mobili per scovare gli autori degli abbandoni dei rifiuti e ha inasprito le sanzioni previste per l’abbandono improprio dei rifiuti con multe fino a 500 euro. Inoltre ha potenziato lo spazzamento degli spazi pubblici, la pulizia dei parchi, la pulizia dei cigli prima e dopo gli sfalci, la rimozione dei materiali abbandonati.
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I contenuti di questa pagina sono aggiornati al giorno 26 giugno 2022, ore 21:44